ATARI LYNX

La sola console portatile realizzata da Atari ha avuto un grande successo di critica ma non di pubblico. La scarsità di titoli a disposizione e le mancate partnership con i produttori di videogame ne ha decretato la fine prematura, nonostante le grandissime potenzialità.

Caratteristiche tecniche:
CPU: CMOS Mikey (16-bit a 16 MHz) + MOS 65C02 (8-bit a 4 MHz)
RAM: 64 KByte
Risoluzione Video: 160x102 a 16 colori simultaneamente, scelti tra 4096
Audio: 4 canali DAC ad 8-bit
Schermo: LCD 82,55x47,75 mm
Capienza Cartucce
: 2 MByte (16 Mbit)


L'Atari Lynx fu il primo videogame portatile a colori. Uscito nel 1989, il Lynx offriva funzionalità multi-player, capacità grafiche 3D, controlli ribaltabili e uno schermo LCD retroilluminato a colori. Il Lynx offriva inoltre, rispetto ai suoi concorrenti, una libreria di giochi molto vasta e variegata. Questa console, sfortunatamente però, si rivelò un insuccesso anche a causa dell'incapacità di Atari di convincere gli sviluppatori a creare giochi migliori di quelli delle console concorrenti.

Il Lynx fu originariamente presentato dai creatori alla Epyx nel 1987, e chiamato con il nome provvisorio di "Handy". Dave Needle e R.J. Mical, due dei creatori dell'"Handy", erano anche membri del team a cui dobbiamo il design dell'Amiga. Epyx mostrò per la prima volta la console agli addetti ai lavori al CES invernale, nel gennaio del 1989, suscitando un grande consenso di critica. Sfortunatamente, però, Epyx si ritrovò immischiata in enormi problemi finanziari e inevitabilmente si tirò fuori dall'affare, non riuscendo a produrre abbastanza console per il giorno del lancio. Venne cercato, quindi, un partner in grado di sostenere le enormi spese di produzione. Vennerò vagliate diverse possibilità tra cui Nintendo (che si tirò quasi subito indietro) e Atari, scelta per la sua posizione dominante sul mercato. Atari e Epyx raggiunsero un accordo che sanciva l'impegno di Atari nella produzione dell'hardware e nella gestione del marketing, e di Epyx nella creazione di software per la nuova console. Atari, quindi, presentò ufficialmente al CES estivo del 1989, la versione definitiva della console portatile, chiamata "Portable Color Entertainment System".

I concorrenti non si fecero attendere. Nello stesso anno fu presentata alle masse la nuova console di Nintendo, il GameBoy, frutto dell'esperienza maturata con i giochi portatili "Game&Watch". Un paragone tra Lynx e GameBoy pareva d'obbligo: il Lynx aveva un hardware più potente, era a colori e disponeva di uno schermo retroilluminato, ma il GameBoy era più leggero, più piccolo e vantava un'autonomia molto maggiore rispetto alla console Atari. Il Lynx, inoltre, veniva venduto a 199 dollari, contro i 109 del più economico GameBoy. Per la fine del 1989 entrambe le console erano nei negozi: il Lynx, a causa di errori nell'organizzazione della produzione, fu distribuito in quantità limitate e molti negozi finirono le scorte molto presto, mentre il GameBy, che si dimostrò vincitore nelle vendite, venne fornito ai negozianti in quantità abbondanti e con forniture ravvicinate. Il Lynx, così, dovette aspettare l'anno successivo per poter comniciare a duellare ad armi pari con il GameBoy.

Il 1990 vide solo un moderato successo per il Lynx. Per 199 dollari, i giocatori ricevevano una confezione deluxe consistente nel sistema di gioco, una custodia portatile, un cavo link "ComLynx", un adattatore AC e il gioco California Games. Atari non aveva però nessuna vera "killer-application" per il proprio portatile e fu nuovamente battuta dal GameBoy, che poteva vantare famosissime licenze derivate dal NES. Molti negozianti, delusi dalle vendite del Lynx, decisero di non accettare più la console e a nulla servirono gli utlimi tentativi, da parte di Atari, di vendere il Lynx dato via, ormai, in versione "liscia" e più compatta (chiamata Lynx II) per solo 99 dollari.

Nel maggio del 1991, il colpo di grazia al lynx arrivo dalla Sega che con il suo GameGear (a colori, proprio come la console Atari), rubò definitivamente al Lynx la propria fetta di mercato e si impose, anche grazie a giochi di prim'ordine, come seconda potenza (dopo Nintendo) nel mercato dei videogame portatili.

Comunque, anche se l'Atari Lynx fu un fallimento, molti stupendi giochi trovarono i natali su questa macchina. Dalle conversioni arcade di Joust, Rampart, e Klax a giochi originali come Chip's Challenge, Warbirds, e Gates of Zendocon.
Resasi conto della morte del proprio gioiello portatile, Atari ne cessò la produzione nel 1993, concentrando le proprie forze nella creazione di una nuova console, il Jaguar.

Due Lynx II con scatola, custodia, adattatore AC e giochi!


Due schermate di gioco: Double Dragon e Batman Returns


Comparativa tra le due versioni di Lynx e tra un Lynx II e un moderno Nokia nGage QD

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