Gli abitanti delle Isole del Pacifico meridionale credono nel potere magico e protettivo della giada. Talismani in forma umana, scolpiti nella giada, vengono spesso portati al collo per proteggere da malattie e sventure. Anche i Cinesi credono che la giada abbia poteri speciali e qualche volta i morti vengono seppelliti con dischi di giada a forma di mandorla sugli occhi.
Ogni anno, in Giappone, si celebra una ricorrenza chiamata Obon. Si accendono candele per i morti e vengono preparati cibi speciali. Il 15 agosto, giorno della festa, un sacerdote buddista legge i nomi dei morti su strisce di carta che poi vengono prese dai parenti e gettate nelle acque di un fiume per rimandare gli spiriti nell'aldilà.
Molto tempo fa in Inghilterra, una casa aveva come spirito guardiano il fantasma di un bambino di nome Malekin. Si trallava di un fantasma molto socievole e intelligente, capace di discutere sulla Bibbia in latino.
Nell'estremo Oriente, il lancio degli aquiloni è uno dei molti rituali intesi a tenere lontani gli spiriti. Gli aquiloni hanno spesso la forma di animali e di uccelli e qualche volta di draghi.
In Cina, durante i funerali, si suonano i tamburi e si sparano fuochi d'artificio per spaventare gli spiriti maligni e farli tuggire. Inoltre si bruciano modellini in cada di automobili, case e denaro. Si ritiene che ciò aiuti l'anima a pagarsi il passaggio attraverso i dieci tribunali dell'aldilà.
L'aglio: uno dei più comuni amuleti esistenti.
Esistono molti sistemi per assicurarsi che i morti riposino in pace e non ritornino, sotto forma di fantasmi, a disturbare i vivi. Ci sono inoltre vari modi di difendersi da tutti i tipi di spiriti maligni, quali vampiri e streghe. Qualche volta i rituali sono così antichi che si è dimenticato il loro scopo originario e sono diventati soltanto vaghe superstizioni. Gettarsi dietro la spalla sinistra il sale versato era una protezione contro il Diavolo: il sale, si diceva, gli finiva diritto in faccia.
Riti funebri
In molti paesi la difesa più valida contro i fantasmi è rappresentata dai riti funebri. Spesso questi riti cominciano prima del funerale. Secondo una vecchia credenza, se una persona muore in casa bisogna coprire tutti gli specchi, perché l'anima potrebbe afferrare il riflesso di una persona viva e portarselo nell'aldilà. I Kamchadale, una popolazione dell'Asia Nord-orientale, credevano che la morte contaminasse la casa e perciò abbandonavano il luogo in cui qualcuno era morto. Nell'Europa del Nord, lettere misteriose, chiamate "rune", venivano scolpite all'interno delle tombe per tenere lontano il male e per impedire che il cadavere lasciasse il sepolcro. Alcune rune erano maledizioni per coloro che avessero violato la tomba. Si credeva che le rune avessero poteri magici. Per i Boscimani del Sud Africa la morte non è un fatto naturale: le persone muoiono perché spiriti maligni sono entrati in loro e li hanno portati via, oppure li hanno fatti ammalare e poi morire. Perciò hanno molta paura dei fantasmi e mettono pesanti pietre sui cadaveri per impedire loro di ritornare. Gli Eschimesi rimuovono i cadaveri dalle case attraverso le finestre o il camino: sono convinti che se li fanno uscire dalla porta, lo spirito del defunto troverà la strada per tornare in casa. Qualche volta mettono anche trappole davanti alla porta di casa. Durante il periodo di lutto, i vivi non pronunciano il nome del defunto e non usano utensili appuntiti per non rischiare di ferire il fantasma e di farlo arrabbiare. Come in molti altri paesi, il cadavere è sepolto con acqua, cibo, armi e utensili da usare nel mondo degli spiriti.
Amuleti o talismani
Uno dei talismani o amuleti più efficaci è l'aglio, che si ritiene tenga lontano ie streghe, i vampiri e tutti gli spiriti maligni. A volte si mettono sulle tombe corone di fiori di aglio. Si crede che anche l'argento e il ferro offrano una valida protezione. Un vampiro può essere ucciso da un proiettile d'argento e qualsiasi creatura malvagia ha paura del ferro. Perciò spesso si mettevano oggetti di ferro nelle bare e sulla soglia delle case dove era appena morto qualcuno. In molti paesi si credeva che i pipistrelli avessero poteri magici. Per alcuni questi poteri erano malvagi, per altri buoni. Gli abitanti dell'Assia, una regione della Germania, credevano che un cuore di pipistrello legato al braccio di un giocatore d'azzardo gli portasse fortuna. In Austria si diceva che un occhio di pipistrello rendesse invisibili. Plinio, uno scrittore dell'antica Roma, raccomandava di portare al collo un dente di iena come protezione contro i fantasmi. Diceva inoltre che spalmare sangue di iena su una porta serviva a bloccare i poteri magici dei maghi.
Spiriti guardiani
Spesso gli spiriti guardiani (guardian forces) sono quelli degli antenati, ma possono anche essere spiriti diversi che si uniscono a una persona o a una famiglia, o agiscono come guardiani di una intera comunità o di un luogo sacro. Secondo un'antica tradizione europea, la prima persona seppellita in un cimitero ne diventava il guardiano e proteggeva gli altri morti. Anche le case erano protette da spiriti guardiani e qualche volta, a questo scopo, si seppellì un cadavere sotto la soglia. I mussulmani credono che ogni uomo abbia quattro spiriti guardiani - due per la notte e due per il giorno - che all'alba e al tramonto fanno il cambio della guardia; ed è proprio in quel momento che l'uomo è più soggetto a essere invaso dai demoni. La tribù Kalanga del Botswana, in Africa, crede in demoni protettori chiamati "mazenge". Attraverso donne medium essi comunicano messaggi e rimedi, mentre le medium danzano in stato di trance secondo uno speciale rituale.
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