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INFORMAZIONI
SUL GIOCO |
NOME GIOCO: |
MDK |
GENERE DI GIOCO: |
Sparatutto in terza persona |
SOFTWARE HOUSE: |
Shiny
Entrateinment |
FORMATO: |
PC |
ANNO DI RILASCIO: |
1997 |
TESTATO CON: |
PC |
REQUISITI DI SISTEMA: |
Pentium 60, 16 Mb RAM, 17 Mb HD, scheda audio
e video compatibili (al giorno d’oggi quasi tutte). |
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PROLOGO:
Ogni giorno
il destino di 2,5 milioni di persone sarà nelle vostre mani. |
Storia: Uno scienziato,
il Dr. Fluke Hawkins, e il suo assistente Kurt lasciano la terra con una
navicella spaziale per studiare le Flange Orbit (non è specificato cosa
siano) sicuro di poter dimostrare alla comunità scientifica la loro esistenza
e fare così la scoperta più rivoluzionaria del secolo. Dopo alcuni giorni
di studi lo sfortunato dottore scopre che le Flange Orbit non esistono
(ma va?) e ammette il suo fallimento, nonostante questo decide di restare
in orbita finché non avesse scoperto qualcosa nonostante Kurt si volesse
a tutti i costi tornare sulla terra (quando il dottore gli mostrò che
il registratore era programmabile diventò molto più disponibile). Il dottore
costruì Bones un cane operaio modificato geneticamente (anche se Kurt
continua a chiamarlo Max). Dopo aver incontrato vari problemi un giorno
la navetta viene colpito da una corrente elettrica spaziale che preannuncia
l’arrivo di alieni, gli Streamrider. Questi alieni arrivano sulla terra
con enormi città minerarie semoventi distruggendo qualunque cosa per rubare
le risorse della terra, l’unico modo per entrare in queste città minerarie
è arrivare direttamente dallo spazio, così Kurt dopo essere stato promosso
al grado di eroe (di malavoglia) e essere stato dotato di una speciale
tuta con paracadute e di una potente arma viene fatto paracadutare dallo
spazio per distruggere le città minerarie e gli alieni che ci sono dentro.
Per capire la comicità che è stata messa nella trama dovreste leggere
il diario del Dr. Hawkins contenuto nella scatola del gioco.
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Grafica: Il gioco
si presenta con una grafica ovviamente non all’altezza degli standard
odierni (ma è comunque molto colorata) ma se lo giudichiamo tenendo conto
della grafica dei giochi nel 1997 è ottima. Volendo invece giudicare a
confronto con i giochi di oggi la grafica è semplice e funzionale, le
animazioni del protagonista (Kurt) sono molto semplici come quelle dei
nemici. Purtroppo si vedono a occhio nudo i pixel su schermo, ma giocando
non ci si fa molto caso. Alcuni scenari invece, come uno dove sono presenti
molti muri di vetro, sono molto curati e fanno ancora bella figura e gli
unici pixel che è possibile notare sono quelli dei nemici che hanno la
stessa grafica per tutto il gioco (ma i nemici sono vari).
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Sonoro: La situazione
si risolleva parlando della musica del gioco. Alcune musiche saranno così
belle che non le potrete più dimenticare le altre nella norma. Gli effetti
sonori non sono moltissimi ma il gioco non sembra mai privo di suoni (il
suono di una bomba lanciata con il bombardiere seguita delle urla degli
alieni è impagabile). Tirando le somme il sonoro è abbastanza buono.
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Giocabilità:
Siamo arrivati al punto forte del titolo. MDK ha una grande giocabilità,
malgrado si possa solo saltare e sparare (come arma principale avrete
sempre e solo una mitragliatrice, potenziabile con i bonus) non vi fermerete
un attimo, andrete avanti ad oltranza finché non avrete completato il
gioco al 100%. Il fatto di lanciarsi da un’altezza di 500 metri e aprire
il paracadute per planare sul campo di gioco è una sensazione unica (senza
contare che planando potrete sparare contro gli alieni a volontà). Questo
gioco introdusse definitivamente il fucile da cecchino nei videogiochi
(prima non veniva molto usato), è possibile passare dalla modalità cecchino
a quella normale in un istante, quindi se state sparando ad un avversario
ci metterete due secondi a colpirne uno molto lontano che la mitragliatrice
non arriva a colpire. Il cecchino inoltre è dotato di vari tipi di munizioni
che possono essere raccolte durante il gioco. Durante l’avventura si raccoglieranno
gadget molto strani ma sempre utili (mai visto un martello gigante che
comincia a sbattere per terra causando un terremoto di violenza inaudita
che distrugge tutto quello che è presente nel raggio di azione?). Sono
presenti alcuni “mini-giochi” se così li vogliamo chiamare come le sezioni
da bombardiere e la corsa con lo snowboard con la musica di James Bond
in sottofondo. Per finire i nemici sono molti anche se poco differenziati
(ma attenti alle sviste, potrebbe costarvi molto caro scambiare un alieno
normale con un alieno kamikaze). Per finire il sistema di gioco è abbastanza
arcade, i danni che riceverete dai colpi dipenderanno dalla distanza (colpo
sparato da più vicino = più danni).
Longevità:
Tasto un pochino dolente. Le missioni del gioco infatti non sono molte
e le completerete velocemente, la cosa buona è che ci sono diversi livelli
di difficoltà e il fattore di rigiocabilità è molto alto, tanto che magari
vorrete riiniziarlo subito dopo averlo finito. E non vi sto raccontando
fandonie. Difficoltà calibrata, può anche essere modificata dal giocatore.
Recensione by Brider
3
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