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Il ponte su cui
inizia la nostra avventura. |
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INFORMAZIONI
VARIE SUL GIOCO |
NOME GIOCO: |
S.O.S. FINAL ESCAPE |
GENERE DI GIOCO: |
SURVIVAL / AVVENTURA |
SOFTWARE HOUSE: |
IREM |
FORMATO: |
PLAYSTATION 2 (1 DVD) |
ANNO DI RILASCIO: |
2002 |
TESTATO CON: |
PLAYSTATION 2 |
DATA DELLA PROVA: |
11/2004 |
ALTRO: |
Conosciuto anche come "Disaster
Report" e "Zettai Zetsumei Toshi" |
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PROLOGO:
Finalmente
un gioco diverso dalla massa di adventure game tutti uguali! |
S.O.S. Final Escape, nome europeo di un gioco chiamato
"Zettai Zetsumei Toshi" in giappone e "Disaster Report"
negli USA, si sviluppa atraverso una vera città in rovina, con
interi fabbricati devastati da potenti scosse di terremoto e autostrade
divelte dagli agenti atmosferici.
Una situazione davvero ben congegnata ed originale. Se dobbiamo tornare
indietro nel tempo cercado di trovare un gioco dal concept simile, quello
che gli si avvicina di più è Aftershock, uscito nel lontano
1989.
In questa nuova esperienza, il giocatore sarà costretto a correre
per la sopravvivenza, riuscendo a sfuggire al mondo che gli rovinerà
intorno, e alla malvagità e corruzione umana. Proprio così,
i sopravvissuti che incontrerete durante il vosro viaggio sperso e volentieri
non sono esattamente vittime innocenti, ma avrete modo di scoprire che
dietro al disastro apparentemente naturale, si nascondono vite turpi e
corrotte.
Il gioco vi metterà
nei panni di un giovane reporter, Keith Miyamoto, che un giorno di
giugno 2005 viene spedito a Capital City per cominciare il suo nuovo
lavoro. Inutile dire che i problemi iniziano già durante il
viaggio in treno del nostro protagonista. Un tremendo terremoto devasta
la città e Keith si ritrova, svenuto e da solo, sul treno deragliato.
Non c'è traccia di soccorsi. L'unica possibilità è
cercare di uscire da quell'inferno. Così comincia il nostro
viaggio.
In ogni area in cui si svolgerà la storia, sarete costretti
a cercare continuamente oggetti utili per la vostra sopravvivenza
o metodi per risolvere provblemi sempre più complicati.
In realtà, gli enigmi e le situazioni in cui vi ritroverete
non saranno mai particolarmente ostiche. Una non perfetta ricerca
degli oggetti giusti per proseguire, però, potrebbe bloccarvi
abbastanza spesso. Il consiglio è quello di tenere sempre
gli occhi aperti!
La schermata di gioco è semplice e funzionale. Nell'angolo
in alto a sinistra dello schermo avrete a disposizione 2 barre.
La prima corrisponde alla salute di Keith, mentre la seconda alla
sua.. SETE! Keith è forse il personaggio con la sete più
tremenda di tutto il mondo dei videogames! Ogni dieci minuti, infatti,
avrete bisogno di cercare una fontanella d'acqua, una bottiglia
o qualsiasi altra cosa che contenga acqua e, quindi, di bere. Pena
la disidratazione e la morte precoce. C'è da dire che, cmq,
l'acqua non manca proprio mai, e le capienti borracce e bottiglie
che troverete nel gioco vi faranno presto dimenticare la seccatura
di correre in cerca di fontanelle da cui abbeverarsi.
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Alla faccia della crepa...
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Accidenti, sta
per collare tutto!! Gambe!! |
L'assetato Keith, incontrerà altri personaggi,
sopravvissuti come lui, che lo accompagneanno durante il suo viaggio.
E' il caso di Karen, ragazza dai vestiti stracciati, incontrata durante
le prime fasi del gioco. Interazione con i personaggi non giocanti sarà
fondamentale per il proseguimento della storia.
E' possibile, infatti, essere "gentili" con il proprio partner,
instaurado così amicizie più o meno forti e influenzare
l'esito finale del gioco.
Il finale migliore, per esempio, si otterrà mantenendo con se
Karen per tutta la durata del gioco, offrendole spesso da bere, facendole
utilizzare il vostro ombrello quando comincerà a piovere e chiedendole
spesso dei pareri.
Il vostro partner vi seguirà instancabilmente, un po'come accadeva
con Yorda in ICO, rendendo l'esperienza molto simile alla realta e donandole
quel pizzico di interattività fra personaggi che non dovrebbe mai
mancare in un gioco di questo tipo.
GRAFICA:
La grafica, considerando
che sitratta di un giocho PS2 di prima generazione, fa il suo sporco lavoro
senza infamia e senza lode. Grandioso il motore fisico poligonale: tutto
cade e si distrugge con estremo realismo. In alcune sezioni, poi, sembra
proprio di trovarsi in una città vera, il fotorealismo viene sfiorato
soprattutto quando intervengono gli agenti atmosferici, come la pioggia,
capace di rendere alcuni momenti davvero memorabili. Per il resto, i poligoni,
anche se pochini, appaiono ben texturizzati e in generale, si può
rimanere davvero soddisfatti del lavoro svolto dai programmatori. anche
la grafica dei personaggi fa la sua bella figura. Gli oggetti di Keith,
per aumentare il realismo, gli appaiono fisicamente addosso, sia che si
tratti di capi di abbigliamento, che di protezioni o di oggetti da usare.
Davvero un ottimo lavoro.
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Ehm.C'è
qualcosa che non va in quest'autobus... |
SONORO:
Eccoci alle note dolenti (in tutti i sensi) del gioco. Le musiche, in
questo gioco, sono praticamente assenti. Forse per simulare un maggiore
realismo, ma durante l'avventura non si sente davvero neanche uno straccio
di musichetta... Bisogna aspettare i crediti finali per sentire il tema
del gioco (comunque cantato e molto bello). Peccato.. Lo stesso di può
dire degli effetti sonori, che appaiono molto ripetitivi e in alcuni casi
fastidiosi (come i vari gridolini sforzatidi Keith). L'unica cosa degna
di nota è l'urlo di richiamo di Keith per i sopravvissuti, fatto
davvero bene e capace di riportare alla memoria il già citato ICO.
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Eccoci con la
nostra partner sotto la pioggia. |
GIOCABILITA': Il fattore giocabilità si staglia
su un gradino superiore rispetto agli altri. Il plot originale del gioco
non stanca mai e la voglia di avventura è sempre alta. La formula
del survival condita con elementi platform e d'azione si rivela vincente
e vi convincerà a finire il gioco tutto d'un fiato. Complimenti
IREM!
LONGEVITA'.
Il gioco dura quel tanto che basta per risultare piacevole e soddisfacente.
Certo, avremmo potuto aspettarci un'avventura un tantino più lunga,
ma i diversi finali (quattro in tutto) e le diverse strade narrative che
possono essere intraprese, regalano al gioco una ri-giocabilità
molto prolungata. Visogna comunque dire che a livello più semplice,
e giocatop tutto di filata, il titolo raggiunge un massimo di 4-5 ore
di gameplay. In effetti si sarebbe potuto fare leggermente di più.
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